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May 13, 2023

Perché non potevo fermarmi davanti alla morte,

Mi ha gentilmente chiesto di fare una pausa.

Le mie braccia erano piene di bende sterili,

Forbici, nastro adesivo e garza.

La mia squadra aspetta, faccio segno di proseguire;

Coprono lo stretto corridoio.

Ho il mio lavoro, nessun tempo libero,

Eppure mi fermo alla sua chiamata.

Si gira verso la stanza quarantadue,

Mi chiedo: "Perché tutta questa fretta?"

"È il suo momento", risponde a bassa voce.

Lo prego: "Per favore, aspetta".

Dico: "Non abbiamo ancora finito,

Altri laboratori e test sono in sospeso.

Più da offrire, più da dare,

Le sue cure non possono finire."

La morte mi prende la mano con un freddo atroce

Eppure il calore trasmette la sua voce:

"Ho un compito che devo completare,

La sua vita non è una tua scelta."

Provo ancora una volta a implorare per giorni,

Per minuti, secondi ancora

Per portare avanti il ​​nostro lavoro di vita.

Le parole approdano su sponde stoiche.

"È il suo momento", risponde con calma.

Una corsa, una liberazione dal dolore.

E lui se n'è andato tenendo la sua anima,

Il codice blu è un debole ritornello.

Credito immagine: "corridoio" (CC BY-NC-ND 2.0) di appropos

I giovedì della poesia è un'iniziativa che mette in risalto le poesie degli studenti di medicina. Se sei interessato a contribuire o desideri saperne di più, contatta i nostri redattori.

Scrittore collaboratoreScuola di medicina dell'Università del MichiganAnna è un membro della classe del 2024 presso la Scuola di medicina dell'Università del Michigan. Si è laureata in Lingua e Letteratura francese presso l'Università del Michigan nel 2019. Nel tempo libero Anna ama cucinare, esplorare la natura e prendersi cura delle sue piante.